Il nome delle cose

Performance itinerante ed in site specific

30 Agosto

Performance itinerante ed in site specific realizzata dagli artisti che hanno partecipato al laboratorio di Teatro Danza “Il nome delle cose” diretto da Mizar Tagliavini.

“Chi scrive non guarda la linea alba solo dall’esterno del corpo – bensì, soprattutto, dall’interno: come se la voce narrante provenisse da un cavernoso stato fetale, come da dentro una Madre. Ecco che allora il poeta qui diviene, a un tempo, Pinocchio e Giona, e il ventre della balena quello della grande Madre-universo. Da lì, da quel luogo pre-natale in cui il mistero della nascita sfiora quello della morte, questo poema si fa totale e disperata, fisica e gridata ricerca di un padre.”
Cesare Catá.

A partire da una selezione di versi tratti da “La linea alba” e da alcuni concetti chiave del poema gli artisti (danzatori, attori e performer), che hanno partecipato al laboratorio di Teatro Danza diretto da Mizar Tagliavini, saranno guidati nell’esplorazione dell’eco delle parole usate da Antonio Santori, correlandole alla propria vita umana ed artistica. 

Durante il Laboratorio essi intraprenderanno un processo di composizione attraverso l’uso del gesto e della voce, che convergerá nella restituzione finale del 30 Agosto.

“Ognuno di noi ha un ritmo, una speranza. 

Così nel respirare…. scopriti danza.”

“Chi scrive non guarda la linea alba solo dall’esterno del corpo bensì, soprattutto, dall’interno: come se la voce narrante provenisse da un cavernoso stato fetale, come da dentro una Madre. Ecco che allora il poeta qui diviene, a un tempo, Pinocchio e Giona, e il ventre della balena quello della grande Madre-universo. Da lì, da quel luogo pre-natale in cui il mistero della nascita sfiora quello della morte, questo poema si fa totale e disperata, fisica e gridata ricerca di un padre.”
Cesare Catá.